Discorso funebre del 9 maggio 2013

Stampa  Scritto da Administrator    Giovedì 09 Maggio 2013 18:59

Lutto cittadino del 9 maggio 2013Ci sono momenti che non si vorrebbero vivere

Ci sono giorni in cui è a dura prova la voglia di andare avanti.

Ci si accorge allora che la vita biologica, quella che tiene insieme quella macchina straordinaria e complessa che è il nostro corpo, si apprezza quando produce emozioni, sentimenti, gioie, ma anche tristezza e sconforto.

Quella stessa vita biologica che lascia un segno incancellabile, unico per ognuno di noi.

Così come incancellabile, unica, è stata la vita di Maria, Claudio, Letizia e Michele.

Conserviamo quanto di positivo le loro esistenze ci hanno trasferito, i loro incontri ci hanno trasmesso.

Ognuno di noi porti con sé il bello e il buono delle loro vite, delle emozioni che ci hanno regalato, ognuno porti con sé l’allegria delle giornate trascorse insieme, ma anche la tristezza e l’angoscia di queste ore.

A noi tutti, piccola comunità, che intreccia vite private e pubbliche, che mette insieme le storie di ognuno, giunga il monito, l’appello forte e vibrante, a vivere relazioni intense, leali, sincere, a rimuovere silenzi e rancori, sapendo che rifuggendo la superficialità, è possibile realizzare l’esaltazione vera della nostra vita, che è la capacità  di stare insieme, di essere solidali, di essere fratelli, con un grande bisogno l’uno dell’altro.

Abbiamo in queste giornate, provato a raccogliere e custodire ricordi, così come ci siamo interrogati su quanto non siamo stati capaci di interpretare disagi e turbamenti.

Ognuno porti con sé tutto, perché ogni cosa che il vivere ci offre è un dono, e attraverso quel dono noi possiamo aggiungere valore ai nostri giorni.
Anche questa giornata tristissima, sarà custodita nel ricordo di ognuno di noi.

Un ricordo che non si affievolirà con il trascorrere delle prossime giornate, e quel silenzio che avvolgerà comunque le loro esistenze, non sarà sinonimo di dimenticanza, di rimozione, di oblio, sarà a confermare, da parte dell’intera comunità, quella giusta riservatezza che accompagna l’esistenza delle persone e delle famiglie che sono parte della comunità, e da questa, devono sentirsi sostenute e difese.

Questo lo sento come impegno di amico, di fiero cittadino di Sannicandro, di amministratore che ha il dovere di proteggere, sostenere la comunità affinchè non smarrisca il bisogno di solidarietà e fratellanza a cui le nostre vite sono vocate e naturalmente ispirate.

Non siete soli Isa, Dino, Fabio, Massimiliano, Carmela, Loredana, Alessandro, Angela, Francesco, Giuseppe, Antongiulio, Mara, Santa, Michele, Giuseppe, Ilaria;

Non sentitevi soli signora Lina, signora Giuseppina e signor  Tonino, la comunità è stretta intorno a voi, non solo nel ricordo di chi non c’è più, non solo nel restituire a voi quello che da  Maria, Claudio, Letizia e Michele noi tutti abbiamo ricevuto, ma perché vogliamo in questa giornata trovare ragioni profonde per scrivere pagine intense e nuove di vita di comunità.

Alla responsabilità e all’impegno di ognuno il compito di trasferire negli atti di ogni giorno l’intensità e l’emozione di queste ore.

Le Istituzioni tutte che abbiamo sentito presenti e operative, ci aiutino a vivere anche il dopo con la certezza della verità e il sostegno a ritrovare le ragioni della fiducia nel ripartire nelle quotidiane fatiche di questo tempo che viviamo.

In ultimo il nostro pensiero non può che andare a te Maria,  a te Michele, a te Claudio e a te  Letizia; a voi un bacio, un bacio che nasce dal profondo del cuore di ognuno di noi che vi ha conosciuto e incrociato, un bacio pieno di lacrime incredule, un bacio che a voi sia sollievo e carezza e a noi tutti ricordo e impegno.

Sannicandro 9 maggio 2013

Ultimo aggiornamento ( Giovedì 09 Maggio 2013 19:16 )